Era stato un ragazzo come tanti, pieno di sogni, di aspettative, aveva studiato tanto, conosceva tre lingue e l'azienda presso cui lavorava lo mandava spesso in giro per il mondo perchè era un tecnico specializzato per il funzionamento di macchinari nelle fabbriche..Ma un giorno decise di ritornare dalla Cina, dove era stato 5 anni, si sedette su una panchina al parco ed iniziò a bere. Una persona gentile, attento, parlava con pochi, ma tutti gli volevano bene perchè non dava "fastidio", non chiedeva soldi, ma giorno per giorno la sua vita si spegneva. Un mattino, più freddo del solito qualcuno chiamò l'ambulanza, rischiava il congelamento, fu così che venne ricoverato in ospedale e ci stette tre mesi, per una grave infezione ad una gamba.E qui avvenne il miracolo. Molte persone nel quartiere si attivarono per trovargli una casa, gliela arredarono, gli riempirono il frigorifero e quando tornò ebbe un tetto e degli amici.
Sembra una storia di Natale, dove tutti si sentono più buoni, l'amico silenzioso cambiò vita, certo continuava a bere, forse un pò meno, ma quando lo si incontrava in giro, con la sua borsa della spesa ci si accorgeva che era un altro. Due matrimoni falliti, una figlia in Cina, una qui a Torino, psicologa, che non volle mai rivederlo..e lui la cercava. C'era ancora tanta tristezza nei suoi occhi, ma le poche volte che parlava con qualcuno diceva di sentirsi molto solo, ma era vivo, qualcuno sosteneva che si fosse salvato. Ancora oggi, dopo tanti anni io mi chiedo: salvato da chi?